Guardando la chiesa di San Pio non si può non notare il campanile, per le sue insolite forme che ben si accordano con lo stile moderno del resto dell’edificio.
Fin dai tempi antichi il ruolo del campanile, e di conseguenza delle campane che in esso sono alloggiate, è stato fondamentale per lo svolgimento dei rituali liturgici.
Nell’era di internet e della comunicazione globale, può sembrare inutile, se non addirittura fastidioso un campanile vicino casa, eppure i rintocchi dei sacri bronzi per secoli hanno scandito la vita della gente, e ne hanno anche annunciato gli eventi più importanti della comunità.
E’ stata proprio questa forse la funzione principale delle campane: richiamare all’unità
tutte le persone segnate dai medesimi eventi lieti o tristi della vita; mediante il suono delle campane non possiamo esimerci dal partecipare ai dolori e alle gioie del prossimo, quale segno di una più autentica solidarietà fraterna.
Ancor più per noi uomini del terzo millennio, strangolati dalla frenesia convulsa delle nostre giornate, il suono di una campana potrebbe addirittura diventare quel “gancio” che dal cielo ci “sveglia” e ci riporta ad una realtà più umana, aiutandoci a ritornare padroni del nostro tempo, più consapevoli dello scorrere della nostra storia che comunque è pur sempre fatta anche un po’ di cielo..
Il
suono delle campane inoltre da sempre si intreccia con la vita del popolo di Dio:
ne ricorda la preghiera, lo chiama a celebrare la santa liturgia, a venerare la
Vergine. La voce del campanile ricorda a tutti che formiamo una sola famiglia e
ci invita a radunarci per manifestare la nostra unità in Cristo, in un’epoca
dove l’individualismo assunto a valore supremo, siamo sempre più schiacciati
dalla solitudine. La formula di benedizione esprime perfettamente il senso
profondo delle campane nella vita dei credenti:
+. Gloria a te, o Padre:
nella prima alba del mondo
hai fatto risuonare la tua voce
all'orecchio dell'uomo
e lo hai invitato
alla comunione con la vita divina
svelandogli i tuoi misteri
e indicandogli le vie della salvezza;
a Mosè tuo servo
hai ordinato di chiamare a raccolta
con trombe d'argento il popolo eletto;
e ora non disdegni che nella tua Chiesa
risuonino i sacri bronzi
che invitano i fedeli alla preghiera.
Benedici + queste nuove campane a te dedicate.
Fa' che i membri della tua famiglia,
all'udirne il richiamo
rivolgano a te il loro cuore
e partecipando alle gioie e ai lutti dei fratelli,
si raccolgano nella tua casa,
per sentire in essa la presenza di Cristo,
ascoltare la tua parola
e aprirsi a te con fiducia filiale
nella grazia del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
Come tutti sanno le campane sono ottenute dalla fusione del bronzo che è una lega di rame (78%) e stagno (22%).
Il nostro campanile è dotato di un piccolo concerto di tre campane. La più grande, del diametro di 56 cm, pesa 105 kg ed il suo tocco emette il suono della nota MI; la seconda pesa 72 kg ed ha un diametro di 52 cm. Il suo suono è un gentile FA#. La più piccola delle tre campane con il suo diametro di 44 cm, per un peso di 50 kg rintocca un SOL#.
In pochi sanno invece che le campane ricevono un nome con il quale vengono anche contrassegnate. Sulla campana più grande del nostro concertino si trova ovviamente una effige e il titolo del patrono (San Pio da Pietrelcina); la seconda campana presenta una immagine di Cristo Sacerdote ed è dedicata alla memoria di don Paolo Pressacco, primo parroco di questa comunità. Nei cinque anni di servizio pastorale in questo quartiere, il buon don Paolo, sprovvisto quasi completamente di mezzi e strutture, la domenica era solito girare per il quartiere e annunciare la celebrazione della messa sul piazzale di via Giorgio De Lullo. Proprio lui è stato “la prima campana del quartiere” (Don Paolo Pressacco, primo parroco). La campana più piccina è dedicata alla Vergine Maria, Madre della Fiducia, patrona del Pontificio Seminario Romano Maggiore, presso il quale sono stati formati i tre parroci della parrocchia. L’iscrizione riporta la giaculatoria propria di questa Madonna: Madre mia, Fiducia Mia. In ciascuna delle campane infine è riportata l’anno di fusione A.D. MMX (Anno del Signore 2010).